I due gemelli veneziani è una macchina di divertimento con un intreccio trascinante fatto di duelli, amori e disamori, fughe, prigioni, ritrovamenti, in cui svetta la magnifica invenzione dei gemelli identici ma totalmente opposti di carattere, uno sciocco l’altro scaltro. Ma lo stesso testo è anche una farsa nera, eversiva, inquietante, sulla famiglia, l'identità, l’amore (anche brutale, violentemente erotico, incestuoso) e la morte: una commedia che esige la dimensione del tragico.
Walter Malosti, che firma la regia e che per la prima volta lavora su Goldoni, ha compiuto con Angela Demattè un affascinante viaggio nel laboratorio linguistico dell’autore in modo da regalare ai personaggi un italiano (e anche un veneziano) più sporco, meno edulcorato, più ruvido, più birichino, in una scena che si sfalda in un labirinto di vicoli e prospettive misteriose, una strada a volte pericolosa dove avvengono assassini e ritrovamenti, dove si consuma una trama densa di colpi di scena.
Durata 2h