“Lo spettacolo è la costruzione di un giardino e non riporta la parola della Divina Commedia, non cerca di tradurre il testo in movimento ma si pone sulla soglia di una sospensione, cerca di raccogliere la tenuità del contatto e il gesto primordiale, liberatorio e vertiginoso dell’amore.” Così Virgilio Sieni, danzatore e coreografo tra i più affermati della scena nazionale e internazionale, introduce Paradiso, il suo ultimo lavoro.
La prima parte presenta la costruzione di un giardino fisico di gesti, con cinque danzatori che tracciano il suolo di passi intesi come piantumazioni di un giardino immaginario. La coreografia è costruita per endecasillabi di movimenti dove i versi della danza ritrovano il risuonare della rima da una terzina all’altra, edificando un continuum di terzine sillabiche del gesto. Allo stesso tempo il gesto scaturisce da una ricerca sullo spazio tattile e sull’aura della persona.
Nella seconda parte tutto avviene cercando nel respiro delle piante la misura per costruire un giardino quale traccia e memoria dei gesti che lo hanno appena attraversato. Le piante restituiscono il vero senso della danza, la lingua penultima: dialettale e popolare, in grado di mettere in dialogo le persone secondo declinazioni astratte, simboliche, inventate e immediatamente inscritte nella memoria.

Durata 1h