L’espressione “Boston Marriage” era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. E proprio negli Stati Uniti di fine Ottocento è ambientato il testo di David Mamet, premio Pulitzer nel 1984 più volte nominato agli Oscar.
Un salotto borghese, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e si scopre che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. Colpi di scena rocamboleschi, in un crescendo ritmico esilarante, quasi da farsa, caratterizzano lo spettacolo diretto da Giorgio Sangati, dove protagonista assoluto è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. Allo spettatore non resta che perdersi tra gli infiniti risvolti del dialogo, nel giallo sentimentale che si svolge sotto i suoi occhi, alla ricerca di una verità che può essere ricostruita in modi diversi.
“È una prova per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica d’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore.” Giorgio Sangati
Durata: 1 ora e 45 minuti senza intervallo