Ariel

venerdì 8 marzo 2024, ore 20.45 - Teatro degli Atti


Spettacolo presentato in collaborazione con Assessorato alle Politiche di genere per la rassegna “L’Otto sempre”, in occasione della Giornata Internazionale della Donna
 

 

Sono caduta per molto tempo
le nuvole fioriscono
azzurre e mistiche
sulla faccia delle stelle
manca un minuto alla fine
un minuto, un cadere di goccia
sono abitata da un grido
di notte esce svolazzando
in cerca di qualcosa da amare

Sylvia Plath

 

Alla luce dell’aurora, fredda luce planetaria, luce di corridoio o di sala d’aspetto, sala operatoria, macello. Luce che tenta di ricacciare indietro le tenebre.
Una donna torna al momento della cicatrice. Quelle stratificazioni che vogliono ostinatamente essere cancellate e riportano all’attimo presente.
Quattro ombre la rievocano, la muovono, la giocano e giocano tutte le parti, si fanno microcosmo dei viventi, dove i corpi cambiano, dialogano, si contengono ed entrano in relazione. Piume, squame, rami, mani, vasi sanguigni, rocce, che il corpo materno esperisce umanamente nella sua carne. Corpo - cosmo ad accogliere molteplici voci, sussurri di corridoio, canti alla soglia, versi, richiami e risa ad aprire la necessità dura che copre l’orizzonte.
Una nuova creazione al debutto per il cartellone di “L’Otto sempre”. Un lavoro che coinvolge attrici e attori di età diverse e nasce da alcune potenti suggestioni che pensano “il corpo come materia vivente” e la “sfera del nascere” come sigillo della complicità delle donne con la natura. Raccoglie una costellazione di immagini raccolte negli anni attorno alle esperienze della maternità, della fragilità, della violenza ostetrica. La scena teatrale accoglierà le immagini creandole, là dove la lingua del corpo è intensa, dove la voce cerca la musicalità della lingua materna.
Il lavoro ha origine da una sessione fotografica con Elisabetta Zavoli per “L’incanto dell’arte” finanziato da National Geographic Society - Emergency Journalist Fund. È una scrittura originale ispirata a Adriana Cavarero (Donne che allattano cuccioli di lupo), Maria Zambrano, Rebecca Solnit (The Faraway Nearby), Ida Travi.
Con frammenti da Sylvia Plath, poeta a cui il lavoro è dedicato: Ariel, luna di Urano / spirito dell’aria.
“Le cose perfettamente belle nel loro semplice essere sono pur tuttavia fragili”

Isadora Angelini e Luca Serrani, sono attori – autori con importanti collaborazioni con maestre e maestri delle arti sceniche e performative. Hanno fondato la compagnia Teatro Patalò che si avvale di preziose collaborazioni per le proprie creazioni (spettacoli di teatro contemporaneo, lavori per l’infanzia, per la radio, film e azioni di poesia urbana) programmate in importanti festival e teatri. Hanno ricevuto menzioni speciali per la qualità della drammaturgia e delle performance. Sono direttori artistici del progetto Fuor di Teatro in provincia di Ancona e del Teatro Sociale di Novafeltria. In questo lavoro sono in scena con Simone Silvestri, Martina Raggini e Alida Mancini, già parte del gruppo Let’s Revolution! in diverse produzioni che hanno debuttato a Santarcangelo Festival.

Teatro Patalò
ARIEL
con Isadora Angelini, Alida Mancini, Martina Raggini, Luca Serrani, Simone Silvestri
testo e drammaturgia Isadora Angelini
drammaturgia dei corpi Luca Serrani
allestimento e disegno luci Simone Griffi
musiche dal vivo Ulyana Skroplyas
paesaggi sonori Davide Tura 
foto © Elisabetta Zavoli per National Geographic Society - Emergency Journalist Fund
produzione Teatro Patalò con il sostegno del Comune di Rimini e il contributo di
Regione E-R

Biglietti


Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul canale di biglietteria online
(per ogni transazione sarà possibile prenotare massimo 2 posti)
INIZIO PRENOTAZIONIda sabato 2 marzo ore 10

Biglietteria

Presso il Teatro Galli con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00 il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17.30
0541 793811
Piazza Cavour, 22