giovedì 17 giugno, ore 21 - Teatro degli Atti -
E' BAL. Palcoscenici romagnoli per la danza contemporanea
Nel 2008 Ilinx esordiva come prima azione coreografica del progetto Homo Ludens, creato intorno alle quattro categorie ludiche di Roger Caillois: Ilinx, Alea, Agon, Mimicry.
Secondo il sociologo francese, Ilinx è un gioco pienamente individuale, una condizione di singolarità rivolta alla vertigine, al vuoto di stomaco e all’ebrezza.
A distanza di dieci anni, l’occasione di riprendere il lavoro mi ha permesso non solo di sostare su elementi immaginifici, visivi e sonori di allora per comprenderne una possibile ri-attualizzazione ma, soprattutto, ha dispiegato un’inedita riflessione sulla solitudine del performer e il suo universo ludico.
È severo lo statuto del gioco: fascinazione e aderenza al qui-e-ora.
In questa isola precaria (Caillois, ancora) come si agisce per mantenere il brivido costante della simultaneità? Si rischia, precipitando nel movimento.
ILINX – don’t stop the dance cerca di tracciare un orizzonte di presenza per questa condizione, strutturando una sorta di cerimoniale in cui le azioni si susseguono per seduzione ravvicinata, non per causa-effetto o propagazione di senso.
Non si regolano i conti con la memoria, nemmeno si procede verso la previsione di una conoscenza docile e rassicurante.
Scorrendo senza trascorrere, temporeggiando sui declivi delle visioni, il tentativo reiterato è abitare uno spazio elastico: plastilina ripiegata verso la vertigine.
Simona Bertozzi